domenica 18 marzo 2018

L'educazione romana delle origini e il mos maiorum

In questa società predominano i valori della casa e della famiglia. L'educazione avviene all'interno della famiglia o al di fuori sulla base dell'esempio degli adulti e della trasmissione orale. Il sentimento a cui si viene educati è quello di pietas in quanto rispetto per i genitori, gli avi, la patria e le divinità, perché la religione nel mondo contadino è componente fondamentale per l'identità di un gruppo.
Questo insieme di valori costituisce il mos maiorum, l'esempio che viene dagli antenati.
La prima educatrice è la madre e dopo i sette anni il bambino passa sotto la guida del padre, pater familias. Gli educatori sono quindi i genitori.
A quattordici anni il maschio smette la "toga pretexta" e indossa, durante un cerimonia, la "toga libera", acquisendo il diritto di sedere in senato per perfezionare la propria formazione politica e una volta assolto anche il servizio militare, può cominciare la carriera politica.
Dal 451 a.C. il punto di riferimento dell'educazione romana è rappresentato dalle Dodici Tavole che riassumono i valori del mos maiorum:
  • rispetto assoluto della tradizione;
  • pietas, osservanza di regole etiche e religiose;
  • rigore morale;
  • obbedienza della legge.

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