domenica 25 marzo 2018

Catone e la difesa della tradizione contro la crisi repubblicana

Dopo la seconda guerra punica, Roma divenne una potenza marittima e commerciale. Alla  ribalta della società si affacciano nuovi ceti che non condividono più i vecchi valori incentrati sulla tradizione. Le stesse correnti di pensiero ellenistiche non pongono più lo stato e la collettività al centro, ma l'uomo nella sua individualità.
Dal III secolo a.C. cambia anche l'educazione. Le famiglie ricche affidano i propri figli a un liberto istruito o a un servo, ovvero il pedagogus. 
Anche l'educazione femminile risente di questi cambiamenti: le ragazze delle famiglie elevate vengono affidate ad un pedagogus per studiare, canto, danza e imparare a dipingere. In età precoce si sposano, passando dall'autorità del padre a quella del marito.
Catone esorta a recuperare la vecchia tradizione che vede nel padre l'educatore dei propri figli, raccogliendo nei Libri ad filium Marcum i suoi insegnamenti di agricoltura, medicina e retorica. 
Al mondo rurale e ai suoi ideali, Catone dedica un'altra opera, il De agricultura nella quale contrappone il lavoro dei campi all'attività mercantile: l'oratore e il contadino potranno rendere di nuovo grande Roma.

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